Tommaso Coccione


  Nato a Poggiofiorito il 2/1/1905 da famiglia contadina, emigrò giovanissimo negli Stati Uniti d’America, dove già lavorava il padre. Studiò musica e composizione con i migliori maestri di Seattle, nel Washington, e ben presto si affermò come uno dei migliori fisarmonicisti del tempo. Tenne concerti in molti teatri d'America, unitamente ai pionieri della fisarmonica Pietro e Guido Deiro
Si dedicò con successo anche alla composizione e nell’anno 1921 incise, a soli 16 anni, i suoi brani con la casa discografica “Okey” di New York, tra i quali il famoso valzer “Napoli sempre canta”, conosciuto come “il valzer di Coccione”.
Tornato in Italia negli anni ’30, proprio nel periodo più felice del folclore abruzzese, fu il primo ad inserire il suono della fisarmonica nei gruppi corali. Il M° Guido Albanese lo volle, infatti, insieme al suo mirabile strumento, nella memorabile Maggiolata del 1938. Portò al successo il Coro folcloristico di Poggiofiorito, ovunque si esibisse: a Roma nel 1938, in occasione della manifestazione in onore della venuta di Hitler, dove suonò da solista, prescelto tra i circa 900 fisarmonicisti presenti; a L’Aquila, Teramo ed altre località. Partecipò, insieme al Coro, al film “Torna caro ideale”, sulla vita di Francesco Paolo Tosti, nell’anno 1938, con scene di canti e danze, riprese a Poggiofiorito.
  Durante ogni manifestazione folcloristica veniva richiesto che il M° Coccione si esibisse come esecutore solista di brani di opere e pezzi classici. Fu anche chiamato alla Radio, allora EIAR, ad eseguire le sue composizioni e quelle dei più noti compositori.


   Negli anni 1939 e 1940 si dedicò all’insegnamento rispettivamente nelle città di Pescara e Roma, dove si era trasferito. Morì a Poggiofiorito, all’età di soli 36 anni, il giorno 8 luglio 1941, tra la costernazione ed il dolore di musicisti e poeti.


Ha scritto sinfonie, marce e brani celebri come: “Orgia, Voci d’Italia, Tramonto orientale, Un giorno in Ungheria, Brio; Bolero orientale, Se parto”, ecc.. Scrisse una Messa Solenne, per organo e Coro, nonché numerosi ballabili che sono stati pubblicati, in due raccolte musicali, dalla Casa editrice Pino Asti di Parma e dalla Casa editrice Primo Tema di Pescara, tra i più noti ricordiamo: “Napoli sempre canta”, “Primavera”, “Ricchi e Poveri”, “Razza latina”, “Abruzzo forte e gentile”, “Figli d’Abruzzo”, “Nostalgia d’amore”,” Ricordo”, “Richiamo d’amore”, “Trovatello”, “Contadinella”, “ Lei voi tu”, “Improvviso”, “Sogno”, “Ultima polka”, “Faremo pace” “Lacrime segrete”, “Tango celebre”, “Tenerezza”,ecc.. Oltre alle canzoni folcloristiche incluse nel presente volume”La quatrije”, “Saltarella paesane”, “Albe e ne’ albe”, “La cujjeture de la live”, ”La mititure”, “Tu pe’ stu core”, “ La picurale”, “La moja mé”, “Ni’ ffarme spasimà”,  ecc.. Ne ha  scritto numerose altre come: “Rusinelle”, “Forche e vattitore”, “La donne ‘nghi li trucche”, ecc.. le quali, insieme a diverse altre sue composizioni, un nuovo metodo per Fisarmonica, ed un’opera lirica “Papà stile ‘900” sono andate disperse, sia a Roma, dove abitava con la moglie ed i figli, e lì lasciate per tornare al proprio paese a causa della grave malattia che lo colpì e lo portò alla morte, e sia a Poggiofiorito, nella casa paterna, distrutta a causa degli ultimi eventi bellici.


   Grazie alla collaborazione di alcuni allievi del M° Tommaso Coccione (ricordiamo il M° Mario D’Angelo), e all’impegno dei figli Vincenzo e Camillo, diverse sue composizioni sono state recuperate in manoscritto ed altre ritrascritte.

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